Finalmente è uscito il nuovo romanzo del nostro co-fondatore Corrado Peli, penna di grande valore che ancora una volta ci stupirà, e lo farà con “La maledizione di Fossosecco” (Fanucci editore). Una sorta di ritorno alle origini per il nostro scrittore preferito, perlomeno per quel che riguarda l’ambientazione e l’età dei protagonisti.
Chi è quell’uomo che ogni sera alle 23 vaga nei campi fino a scomparire in un lago fra i campi oscuri turbando i sogni del tredicenne Marco Adani, orfano di madre e disabile? Cosa scoprono i ragazzi di Fossosecco che decidono di svelare questo mistero? Cosa c’entra la Seconda Guerra Mondiale?
Queste poche righe dovrebbero avervi già incuriosito e siamo certi che andrete presto a comprare il libro.
Anche se potrebbe sembrare, non possiamo parlare di continuità con “I bambini delle case lunghe”, il penultimo lavoro che ha ottenuto un ottimo successo nelle vendite. “Ci sono alcune similitudini, ad esempio l’ambientazione e l’età dei protagonisti. Tuttavia sono due romanzi molto diversi: il primo era un noir, molto cupo e che trattava tematiche come la violenza domestica. Questo no, è un’avventura a tinte horror, ma dove in alcuni tratti si sorride”, racconta Peli.
Una costante dei libri di Corrado Peli è la provincia con tutti i suoi misteri, e spesso i luoghi descritti assomigliano a quelli in cui viviamo tutti i giorni.
“L’ambientazione è l’aspetto più importante del romanzo, per cui diventa fondamentale conoscere perfettamente i luoghi che si vanno a descrivere. Poi non è tanto la provincia in sé ad attrarmi, quanto le dinamiche delle piccole comunità o degli ambienti chiusi. Il paesino isolato in cima a una montagna, l’isola sperduta in mezzo al mare… oppure Fossosecco, piccolo centro in mezzo alla Bassa.”
Sarà che queste piccole realtà della bassa o degli Appennini nascondono sempre un qualcosa di inquietante dentro ad una apparenza tranquilla e quasi monotona: “Nelle città certe cose te le aspetti, nei piccoli e placidi paesi di provincia no. In verità i sentimenti, le pulsioni e le cattiverie sono le stesse.”
La casa editrice ha catalogato questo romanzo come “Young adult”, “in verità è un romanzo per tutti. “Come ho già detto – spiega l’autore – è un’avventura a tinte horror, con protagonisti degli adolescenti. Può essere paragonato, se vogliamo stare in tema di serie televisive, a Stranger Things, che ha dei ragazzini come protagonisti e una trama fantasy. Tuttavia, Stranger Things l’abbiamo visto e apprezzato anche noi adulti. Anche la scrittura non è ‘semplificata’ per venire incontro a un pubblico giovane, è il mio solito stile.”
Spesso al centro dei romanzi di Corrado Peli vi è l’adolescenza perché “dal punto di vista letterario è l’età più interessante da raccontare. È il periodo delle prime libertà, dei primi amori, dei primi scontri con i genitori, di grandi ingenuità ma anche di colpi di genio. Se nel caso de ‘I bambini delle Case Lunghe’ i protagonisti si muovevano a metà degli anni Ottanta ed erano quindi miei coetanei, questo romanzo è ambientato nel presente e i ragazzi hanno la stessa età dei miei figli, per cui non mi è stato difficile descriverli.”
La maledizione di Fossosecco è primo volume della dilogia La Balotta dei Tramonti, di cui il secondo, Il Ponte dell’Impiccato, è di prossima pubblicazione.
VZ