È trascorso un anno da quando l’azienda di Mountain View ha rilasciato Google Analytics 4 (GA4), una nuova versione (non sostitutiva) delle storiche UA (Universal Analytics) sulle quali abbiamo basato da sempre i nostri report statistici di accesso ai siti. Cosa cambia? Molto. Quanto bisogna studiare per essere padroni dello strumento? Tantissimo, non solo per comprendere i dati e la filosofia che ne sta alla base, ma soprattutto per imparare a integrare tag, attivatori, variabili… per fare questo diventa fondamentale padroneggiare un altro “diabolico” strumento: Google Tag Manager. Insomma, si alza ulteriormente il livello tecnico per usare in modo proficuo questi strumenti. Il fatto è che tutto ciò ti espone a una delle più terribili e difficili piaghe per chi si occupa di web marketing e web analytics, l’avere a che fare con gli sviluppatori. Un rapporto tanto complesso che qualcuno ha pensato di proporre un corso: “Come trattare con gli sviluppatori… e farseli amici!”.
Scherzi a parte, noi abbiamo la fortuna di avere sviluppatori amici e, nel tempo, alcune cose abbiamo imparato a farcele in casa. Ad ogni modo non siamo qui per parlare di questo, ma per capire come si sono evolute le nuove statistiche Google. Quindi torniamo alla domanda principale: cosa cambia? Tutto, spariscono dati che ritenevamo fondamentali come le page view e il tasso di rimbalzo, insomma, cambia proprio la logica alla base del report, ora, al centro di tutto, c’è l’evento. Google, nei suoi articoli, parla dell’utilizzo del machine learning per far emergere automaticamente nei report statistici informazioni utili per migliorare il ROI (Return Of Investment) del tuo marketing. Google Analytics 4, inoltre, pone particolare attenzione alla privacy e quindi dovrebbe ovviare al rischio di perdita dati causato dalle nuove restrizioni sui cookie tracciando i comportamento e non gli utenti.
Google ci presenta il nuovo interfaccia Analytics 4
Un riassunto delle principali novità in Google Analytics 4
Nuovo interfaccia
La prima schermata di Google Analytics 4 è, a prima vista, più semplice, anche più bello, ma pieno di insidie… mancano alcuni dati ai quali ci eravamo affezionati e serve un po’ di tempo per entrarci in confidenza. Insomma, la carrozzeria è minimal e con le linee suadenti, ma sotto il cofano il motore è complesso.
Analisi dei dati
Qui, come già detto, c’è il cambiamento più importante, il modello di Google Analytics 4 si basa sugli eventi e non più su utenti e sessioni. L’intenzione è di creare un sistema di tracciamento maggiormente orientato al marketing capace di essere predire, grazie al machine learning, le azioni degli utenti. In poche parole si mappano i comportamenti (che sono sempre tracciabili) e non gli utenti (che possono bloccare i cookie).
Gli eventi
In GA4 tutte le hit (interazioni) sono eventi, mentre UA può registrare diversi tipi di hit (pageview hit, ecommerce hit..). In GA4 non c’è più differenza fra i tipi di hit e queste interazioni che si raccolgono sono raggruppate quattro tipologie a seconda di come sono implementati o attivati: eventi raccolti automaticamente, eventi di misurazione attivati, eventi raccomandati ed eventi custom.
- Eventi raccolti automaticamente: non richiedono implementazione: se GA4 è collegato vengono registrati automaticamente. Esempi: inizio sessione, lingua, locazione, risoluzione schermo.
- Eventi di misurazione attivati: vanno configurati in uno stream dati apposito, sono gli eventi principali per tracciare il traffico di qualunque proprietà: pageview, scroll, download, ricerca.
- Eventi raccomandati: qui entrano in gioco competenze tecniche più evolute, questi eventi non vengono registrati automaticamente, ma vanno implementati a livello di codice, fra questi: acquisto, login, rimborso, condivisione, selezione testo e altri.
- Eventi custom: qui, a maggior ragione, fatevi amici gli sviluppatori e tanti auguri.
Queste in estrema sintesi le novità che Google ha introdotto circa un anno fa con GA4. Ci sono decine di articoli che approfondiscono un argomento che, per chi non è addetto ai lavori, è piuttosto ostico. Possiamo suggerire la sezione ufficiale di Google o il canale ufficiale Youtube. Nel mondo Google è sempre tutto in movimento, e qui non ci siamo soffermati sulla piattaforma Google Tag Manager (ne abbiamo accennato) a Data Studio Google, alla Google Search Console, alle integrazioni con Google Ads…