Comprare Follower su Instagram sembra per molti una cosa scontata.
Ebbene, questa è una pratica che, oltre a essere eticamente sbagliata, è vietata dalla policy di Instagram (che ricordiamo è di proprietà di Facebook).
Talmente vietata che chi la mette in pratica finisce nella black list (“shadow ban”) e si trova un account nella migliore delle ipotesi fermo, nella peggiore bloccato o spento.
Inoltre, a cosa vi serve comprare follower per nulla interessati a voi? Alla vostra impresa serve davvero gareggiare con la cugina che ha tanti follower per quanta pelle scopre?
Abbiamo ricevuto anche noi delle proposte come questa, la copiamo e incolliamo, manteniamo anche gli stessi caratteri, tutti maiuscoli, alla faccia della Netiquette:
“ACQUISTA ORA:
5.000 NUOVI FOLLOWER INSTAGRAM INTERNAZIONALI A SOLI 100 EURO
20.000 NUOVI FOLLOWER INSTAGRAM INTERNAZIONALI A SOLI 300 EURO
50.000 NUOVI FOLLOWER INSTAGRAM INTERNAZIONALI A SOLI 600 EURO
OPPURE: 5.000 NUOVI FOLLOWER INSTAGRAM ITALIANI A SOLI 800 EURO”
L’unico modo per fare crescere il vostro profilo, dal punto di vista dell’engagement, che non è la stessa cosa del numero di follower, e vale anche per Facebook, è quello di lavorare sodo. Ciò significa dedicarsi a un lavoro specifico su Instagram, così come sugli altri Social, seguendo una precisa strategia allineata alle politiche del brand, e avendo cura delle migliori pratiche per ottenere la migliore performance.
Stiamo parlando di ore e ore di impegno, altro che comprare follower!
A molti potrà sembrare esagerato. Eppure se vogliamo gestire la nostra immagine e quella della nostra azienda in modo professionale dobbiamo come minimo fare un piano, definire uno stile, rincorrere un referente aziendale che ci dia le informazioni, scrivere contenuti, produrre o acquistare immagini, girare e montare dei video (e già su Instagram abbiamo diversi formati, cioè lavoro e lavoro in sede di montaggio). Oltre a ciò c’è la formazione continua per davvero, perché i Social non stanno fermi, aggiungono funzioni e modificano l’algoritmo. E poi ci sono le statistiche, le sponsorizzazioni, il confronto nel team o con altri addetti ai lavori…
Parliamo di un costo, o meglio di un investimento, che per molti può rivelarsi troppo oneroso, specialmente di questi tempi.
E se moltiplichiamo quel budget per i tre Social principali, e lo sommiamo a dei plafond adeguati per fare campagne di contenuti sponsorizzati, vediamo che la situazione diventa ancor più impegnativa, in termini di tempo e di denaro.
E non è solo un fatto economico, ma anche culturale: non possiamo attenderci chissà quali risultati se derubrichiamo i Social come un accessorio, qualcosa che senza valore, una commodity. Ecco perché molti preferiscono la strada apparentemente più facile di “comprare i follower su Instagram”.
Come è possibile garantire una buona presenza sui Social senza disporre di un alto budget?
Si può fare stabilendo delle priorità e degli obiettivi alla nostra portata, accettando dei compromessi fra i desideri aziendali e la realtà. Non c’è nulla di male, basta essere chiari e non promettere la luna se non si possiede un razzo.
Quale priorità?
Secondo noi la priorità è la Reputazione del brand, da mantenere e proteggere attraverso contenuti di qualità e coerenti con i valori aziendali o dell’imprenditore.
Il Social diventa quindi un touch-point per l’utente che troverà i suoi valori e il suo pensiero “risuonare” nel nostro, stabilendo un nuovo legame o ricevendo delle conferme, dal nostro brand.
Quindi, ricapitolando: non bisogna comprare follower su Instagram. Investire quel denaro per mettere in campo una strategia onesta. La vostra brand reputation vi ringrazierà.
Ah, se vi va seguiteci su Instagram!