– Nella nuova centrale di trigenerazione di Busto Arsizio le reti sono realizzate con tubazioni in tecnopolimeri, con notevoli vantaggi in termini di installazione rispetto al tradizionale acciaio
– Il caso, senza precedenti, è stato oggetto di un convegno dal titolo “I tecnopolimeri e le sfide impiantistiche nell’era dell’ottimizzazione energetica”, in programma martedì 19 giugno
IMOLA, 19 giugno 2018. La nuova centrale di trigenerazione di Nupi Industrie Italiane Spa realizzata a Busto Arsizio da Cefla Impianti, utilizza reti, prodotte dalla stessa Nupi, con tubazioni in tecnopolimeri segnando così una svolta nell’ambito della cogenerazione. La sensibile riduzione delle tempistiche, derivata dalla maggior facilità di movimento e di installazione, rispetto all’utilizzo delle tradizionali tubazioni in acciaio, ha permesso alla nuova centrale di entrare in funzione in soli nove mesi dall’ottenimento delle autorizzazioni necessarie. Oltre a questo i nuovi materiali offrono importanti vantaggi in termini di prestazione, fra i quali l’elevata resistenza alla corrosione, l’affidabilità delle giunzioni, la resistenza alle correnti vaganti.
Una soluzione senza precedenti, frutto di una partnership fra le due aziende destinata a proseguire e a segnare un importante passo avanti nell’ambito della trigenerazione. Se ne è parlato in un convegno dal titolo “I tecnopolimeri e le sfide impiantistiche nell’era dell’ottimizzazione energetica”, in programma nella mattinata di martedì 19 giugno 2018 nel nuovo auditorium di Cefla a Imola.
“Come facciamo per tutti i committenti, inizialmente svolgiamo uno studio approfondito dal punto di vista energetico ed economico al fine di individuare la migliore taglia di impianto per ottenere il massimo del risultato in funzione dell’investimento”, spiega Mario Gargano, Area manager di Cefla Impianti. “La centrale costruita a Busto Arsizio – continua -, è alimentata a gas metano e l’energia elettrica viene prodotta da un motore endotermico collegato a un alternatore. Tramite un assorbitore a bromuro di litio, l’energia termica prodotta dal funzionamento del sistema viene a sua volta trasformata in energia frigorifera, destinata al raffreddamento delle presse ad iniezione utilizzate nello stabilimento. Ciò che rende questo impianto primo nel suo genere è che sono state impiegate tubazioni in Niron preisolato al posto del tradizionale acciaio”.
“Sono state utilizzate le nostre tubazioni in tecnopolimero preisolate per il trasporto del fluido termovettore agli utilizzatori”, prosegue Marco Rignanese, Proposal Engineer e Bim Manager di Nupi Industrie Italiane. “Abbiamo cioè realizzato una rete del caldo, che permette il trasporto delle calorie necessarie alla centrale termica dell’azienda, e una rete del freddo per il trasporto di frigorie agli utilizzatori: frigoriferi e presse a iniezioni impiegate per lo stampaggio dei nostri articoli. Il sistema permette all’acqua di raggiungere gli impianti pressoché alla stessa temperatura di uscita dalla centrale termofrigorifera. Questo innovativo sistema di tubi e raccordi preisolati trova applicazione ideale in ambiti in cui la riduzione delle dispersioni termiche risulta di fondamentale importanza”.
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